D'ora in avanti sarà vita difficile per i siti pirata che diffondono opere coperte dal diritto d'autore. La Corte di Cassazione, infatti, (Sentenza n.49437/2009) ha stabilito che quando un giudice dispone un sequestro preventivo, può anche ordinare ai provider del servizio di connessione internet di escludere l'accesso al sito al fine di precludere l'attivita' di illecita diffusione di tali opere". La decisione è stata presa con riferimento alla Baia dei Pirati che verrà nuovamente bloccata in Italia. E' stato infatti accolto il ricorso della Procura di Bergamo che originariamente aveva disposto il sequestro del sito tracker torrent The Pirat Bay. Si tratta, spiega la Corte, di "un rafforzamento della cautela che dalla mera sottrazione della disponibilita' della cosa, tipica del sequestro preventivo, si amplia fino a comprendere anche una vera e propria inibitoria di attivita', rispettosa anch'essa del principio di tipicita' e legalita' in quanto riferibile ad espresse e specifiche previsioni normative". Nella parte motiva della sentenza gli ermellini scrivono che "il giudice puo' disporre il sequestro preventivo del sito web il cui gestore concorra nell'attivita' penalmente illecita di diffusione nella rete Internet di opere coperte dal diritto d'autore, senza averne diritto, richiedendo contestualmente che i provider del servizio di connessione Internet escludano l'accesso al sito al limitato fine di precludere l'attivita' di illecita diffusione di tali opere".
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