Linea dura dalla Cassazione contro chi paga tangenti per ottenere appalti pubblici. Secondo la Cassazione si tratta di un comportamento da cui discende anche una lesione dell'immagine della pubblica amministrazione e, per questo, gli enti danneggiati hanno diritto a richiedere il risarcimento per il discredito sociale che è conseguito alla condotta illecita. In tali casi, spiega la Corte (sentenza n.3672/2010), siamo di fronte a una violazione del "bene giuridico, costituzionalmente tutelato, dell' imparzialità e del buon andamento dell' amministrazione, leso da provvedimenti adottati per interessi privati anziché della collettività, in violazione dei doveri di ufficio e di norme penali".
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