D'ora in avanti non ci saranno più scuse o giustificazioni. Se il nostro amico a quattro zampe morde qualcuno si dovrà risarcire il danno. E chi è proprietario di un animale dovrà pagare anche se ha fatto tutto il possibile per evitare il danno. Non basta neppure averlo legato alla catena ed aver apposto il cartello "attenti al cane" per scagionarsi dalla responsabilità. L'avvertimento arriva dalla Corte di Cassazione (sentenza 9037/2010) che sottolinea come per liberarsi da responsabilita' non basta "la prova di avere usato la comune diligenza nella custodia del'animale". Insomma solo un evento improvviso tale da superare "ogni possibilita' di resistenza o contrasto da parte dell'uomo", potrebbe eventualmente scagionare i proprietari. La decisione è della terza sezione civile della Corte che ha accolto il ricorso di un 80enne che dopo essere entrato per ragioni di lavoro in un edificio era stato assalito dal un pitbull ch eil padrone aveva legato con una catena di tre metri e lontano dall'ingresso. La responsabilita' di cui all'art. 2052 c.c. spiega la Corte "prevista a carico del proprietario o di chi si serve dell'animale per il periodo in cui lo ha in uso, in relazione ai danni cagionati dallo stesso, trova un limite solo nel caso fortuito, ossia nell'intervento di un fattore esterno alla causazione del danno, che presenti i caratteri della imprevedibilita', della inevitabilita' e della assoluta eccezionalita'".
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