L'urgenza non è una valida giustificazione per fare uso del telefonino in auto senza l'uso dell'auricolare. Lo ribadisce la Corte di Cassazione che ha convalidato una multa nei confronti di un'automobilista sorpreso a parlare al telefonino mentre era alla guida. L'uomo si era giustificato adducendo uno stato di necessità "derivante dall'esigenza di informare immediatamente il padre gravemente ammalato e che si trovava a casa, di prepararsi per essere accompagnato dal figlio presso una struttura sanitaria per esami diagnostici urgenti'. I supremi giudici (sentenza 11266/2010) sottolineano che "la moderna organizzazione sociale viene incontro con i mezzi piu' disparati a coloro che possono trovarsi" in emergenza. La sanzione era stata già convalidata dal Giudice di Pace e il ricorso in Cassazione per dimostrare che l'infrazione era stata dettata unicamente dal 'grave pericolo per la salute del padre' è stato respitno. La seconda sezione civile nella parte motiva della sentenza spiegano che "la situazione di pericolo, quando si riconnette alle cure mediche, all'alimentazione o ai medicinali, deve avere un carattere di indilazionabilita' e cogenza tali da non lasciare all'agente alternativa diversa dalla violazione della legge, in quanto la moderna organizzazione sociale, venendo incontro con i mezzi piu' disparati a coloro che possono trovarsi in pericolo di vita per il non soddisfacimento dei predetti bisogni, ha modo di evitare altrimenti il possibile, irreparabile danno alla persona".
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