Anche se la regola prevista dall'art. 155 del codice civile è quella dell'affidamento condiviso dei figli può accadere che le forti conflittualità che esistono tra i genitori possano risultare pregiudizievoli per uno sviluppo psicologico equilibrato del minore. L'esistenza di aspre conflittualità tra mamma e papà possono avere gravi ripercussioni sulla salute psicologia dei figli e per questo possono costituire un valido motivo per affidare i minori ai servizi sociali. E' quanto afferma la Corte di Cassazione (sentenza n.12308/2010) che ha confermato una decisione precedentemente presa dai giudici di merito. La Corte ha rilevato nella fattispecie la necessità di consentire ad una minorenne di "elaborare criticamente la sua condizione" e di effettuare autonome scelte che risultavano invece precluse dall'influenza dei genitori. La bambina infatti era risultata divisa dal desiderio di compiacere entrambi i genitori. L'affidamento ai servizi sociali, in questa ottica, deve rispondere all'esigenza di consentire "una corretta formazione della sua personalità"
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