Il reato di maltrattamento degli animali previsto e punito dall'Art. 544 ter c.p., è un delitto "contro il sentimento per gli animali" che è cosa ben diversa dall'ipotesi di reato prevista dall'art. Art. 638 (Uccisione o danneggiamento di animali altrui). Lo chiarisce la Corte di Cassazine (sentenza n.24734/2010) evidenziando che l'art. 638 è una disposizione che rientra tra i delitti contro il patrimonio, in cui il bene protetto è la proprietà privata dell'animale, mentre il delitto di cui all'art. 544 ter c.p., tutela appunto il sentimento per gli animali. Se nel primo caso l'animale è tutelato come bene patrimoniale e la consapevolezza dell'appartenenza di esso ad un terzo soggetto, parte offesa, è un elemento costitutivo del reato, nel secondo caso, ciò che rileva è la condotta lesiva dell'integrità dell'animale stesso.
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