Ero in studio alle prese con una notizia giuridica. Una pesante e complessa pronuncia. Poi mi sono ribellato anche perché faceva un gran caldo ed ho ritenuto che fosse quella la più FRESCA delle news: siamo ai primi di luglio, cavolo fa caldo! Caro Direttore, stenterai a crederlo, ma di questi tempi non occorre che Tu accenda il riscaldamento e non devi neppure attizzare la legna del caminetto; puoi anche metter via dal letto il piumone d'oca per il cambio di stagione; i tg finalmente, dopo ondate di nubifragi e calamità d'ogni tipo, gioiscono: possono dilapidare una quantità impensabile di spazio informativo, che sarebbe prezioso in questi tristi tempi di crisi a tutto campo (morale, di legalità, occupazionale, economica, finanziaria), per dare la parola agli Esperti DOC. CONSIGLI DELL'ESPERTO DOC. Compare, quindi, un tipo serioso (non serio, attenzione!) che impartisce una serie di accigliati suggerimenti che avrebbero fatto scompisciare dalle risate ogni nonna dei tempi andati: nelle ore più calde della giornata evitate di fare uscire anziani e bambini, metteteVi le pezzuole bagnate sulla fronte, non partecipate a corse campestri, per sicurezza portate i soggetti deboli al centro commerciale più vicino per fruire del raffrescamento dei condizionatori. E poi ovviamente bere molta acqua - plin plin farete molta pipì pensando al duo Chiabotto-Del Piero (ma l'acqua del rubinetto, l'acqua del Sindaco non è migliore? Perché debbo far percorrere ad tir altoatesino un migliaio di chilometri?), indossare indumenti freschi e traspiranti orditi con fibre tessili naturali, evitare il doppio whisky, le fritture trimalcioniche, l'abbacchio ed in genere pranzi pantagruelici, obbligatorio mangiare frutta e verdura, le mele mi raccomando. Ho di recente ascoltato di sfuggita un tg che dispensava suggerimenti sull'acquisto di condizionatori "di marca". Poteva anche dire direttamente i nomi dei costruttori da prescegliere: ormai quando ascoltiamo un tg siamo abituati a tutto. Manco per niente il Tg1 ha perso solo un milione di spettatori. Seguono scene di fontane, per lo più romane, traboccanti di turisti e passanti in preda alla calura. In autostrade le pattuglie della Polizia, che non ha più neppure il carburante per circolare e si è salvata non si sa per quanto dal trafugamento delle tredicesime, dispensano a piene mani bottiglie di minerale con la rugiada del gelo. Passa la parola al tizio del METEO: allarmismo a piene mani, farà sempre più caldo sino al 14 luglio, poi tregua, poi calura micidiale sino alla fine del mese: in pratica, arrostiremo. In una parola: PSICOSI. Ma sino a pochi giorni prima aleggiava un'altra psicosi. L'eruzione del vulcano Eyjafjallajkull in Islanda, che ha sollevato un'immensa nube di cenere (più precisamente una massa calda di polveri e gas proiettata nell'atmosfera a quota 4/5 Km ), avrebbe precluso la venuta vera dell'estate, quella CALDA ed avrebbe oscurato il sole. Tale psicosi era scaturita dal fatto che, come sovente capita, giugno è stato piovoso, ma nulla di eccezionale. Ora, avanzerei una sobria e sommessa PROPOSTA. Siccome sguinzagliare troupes televisive in giro per l'Italia, per afferrare scontati commenti di automobilisti sudaticci al casello autostradale, costa e dissipa carburante nell'atmosfera e fomenta nel telespettatore l'accensione a manetta dei condizionatori che surriscaldano ancor di più il pianeta, non sarebbe il caso di RIPROPORRE OGNI ANNO LE STESSE IMMAGINI che i tg hanno già in archivio esortando gli ascoltatori a fare un uso parco e moderato di tali inquinanti congegni che, ahiloro, hanno acquistato ammaliati dalla pubblicità per poi utilizzarli una settimana, poco più, all'anno?! Segue il problema del napalm dei prodotti per la disinfestazione dalle zanzare sempre più tigre e sempre più immuni ad ogni disastro ambientale provocato per annientarle: sarebbe sufficiente liberare qualche centinaia di pipistrelli, oggi semi-estinti, imponendo criteri costruttivi tali da consentire a questi bistrattati, dolcissimi animaletti di ritrovare un loro habitat. Altrettanto si potrebbe fare con le rondini ed i balestrucci: gli edifici non hanno più quelle preziose nicchie, magari sotto i coppi di copertura dei tetti, che diventavano in estate la tana dei rondoni. Fate caso che passa ogni anno la vulgata che tali prodotti chimici (che uccidono ogni forma vivente di utilissimi insetti: genocidio delle farfalle, delle lucciole!) siano innocui, ma poi starnazza per le strade l'auto-civetta del Comune che impone ai malcapitati abitanti di tapparsi in casa e ritirare la biancheria, i bambini e gli animali. Se venite nel mio studio al sesto piano noterete delle tapparelle di legno un po' scassate che muovo con circospezione massima e non cambierò mai: lo confesso, sono il papà adottivo di alcune decine di PIPISTRELLI che da tanti anni sono venuti ad abitare da noi; contrariamente alle leggende metropolitane, assicuriamo che non si ficcano nei capelli e piacciono anche a mia moglie; quando iniziano a roteare m'indicano ch'è ora di staccare ch'è buio e possiamo rientrare al nostro mini-zoo di casa. D'inverno, quando sono in letargo, mi mancano. Nessuno si è mai lamentato in studio per quelle composte cacchette che sono il discreto indizio della loro presenza. Di giorno dormono aggrappati al substrato a testa in giù e tutti sanno che le tapparelle non si debbono muovere. Se durante la pennichella cadono, bisogna coprirli dal sole. Poi al tramonto si riprendono il volo. Dimostrano che in Corso Cavour di Macerata, fetido imbuto sovraccarico di scappamenti e di un retrostante ecomostro, esiste ancora qualche forma di vita, umana e non. Un altro giorno è andato. Sono stranamente sopravvissuto a "Notti Mondiali" di Rai1 (Beppe Viola, Gianni Brera, dove siete?), in cui pone le domande l'unica persona (Paola Ferrari, brava) che avrebbe la competenza tecnica e la preparazione per rispondere; sono miracolosamente scampato alle telecronache scassatimpani e scassa-qualcos'altro di mediocri commentatori che urlano a più non posso in due, più petulanti di vuvuzelas impazzite: costoro non ti offrono la lettura tecnico-tattica della gara (Nando Martellini, Bruno Pizzul, Carlo Nesti, che rimpianto!), vale a dire l'unica cosa di cui avresti bisogno perché una partita si "legge" soltanto dallo stadio: non c'è Sky che tenga (e che non ho). Sono superstite quantunque abbia assistito via tv ad improbabili opinioni su moviolate dell'ex-arbitro Tombolini ormai braccato da un Fulvio Collovati schiumante che stenta a trattenersi tant'è in sdegnato disaccordo. A proposito, che caldo! Stranissimo, è luglio. Attendo ora che un orso polare si acciambelli sul mio balcone in una giornata agostana da tregenda con -18°; dopo di che avvertirò subito quell'adorabile puffo di Luca Mercalli, ch'è riuscito persino a rendere gradevole la cosa più fallace del mondo: le previsioni del tempo, che ora si chiamano "il meteo": quando ti serve, sbaglia sempre il pronostico. Mai rimandare una gita se prevedono in loco uno tsunami. Sarà una splendida giornata di brezzolina e sole. Nonostante tutto, buon'estate agli affezionati del Portale.
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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