Corte di Cassazione (sentenza n. 26171/2010)
Il 'vaffa' si può esprimere non solo con le parole ma anche con un semplice gesto della mano. Anche tenere il pugno chiuso con il dito medio alzato, secondo la Corte, costituisce un ingiuria e si corre quindi il rischio di finire sotto processo. Secondo la Cassazione quel gesto è una chiara ed evidente espressione di disprezzo, specie se accompagnato da un'offesa verbale. La condanna dei gesti volgari arriva dalla Quinta sezione penale della Corte di Cassazione (sentenza n. 26171/2010) che avverte: basta un gesto per commettere il reato di ingiuria previsto e punito dall'art. 549 del codice penale. Nel caso esaminato da Piazza Cavour una donna era stata condannata dai giudici di merito per aver fatto il 'gestaccio' al suo ex marito che aveva incontrato casualmente in automobile. La donna si era difesa facendo notare che il tutto era avvenuto in un contesto caratterizzato da significative tensioni e da difficili rapporti che intercorrevano tra le parti. Nulla da fare per la donna: la Corte ha confermato la condanna ritenendo irrilevante il clima di tensione che esisteva tra lei e il suo ex.
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