Con la sentenza n. 27376 depositata il 14 luglio 2010, la Corte di Cassazione ha stabilito che non ha diritto alla riparazione per il danno subito dell'ingiusta detenzione
Con la sentenza n. 27376 depositata il 14 luglio 2010, la Corte di Cassazione ha stabilito che non ha diritto alla riparazione per il danno subito dell'ingiusta detenzione, l'imputato che viene ingiustamente detenuto per possesso di droga, anche se dopo il giudice ritiene che il possesso di stupefacenti può configurarsi "uso personale". Secondo il giudizio della Corte che ha quindi negato la riparazione per l'ingiusta detenzione, il legislatore ha attribuito a questa condotta una connotazione negativa, pertanto l'imputato, quand'anche detenga la droga a uso personale, non ha diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione. Secondo quanto si legge dalla parte motiva della sentenza infatti la condotta attribuita al soggetto "pur non costituendo reato, è comportamento cui l'ordinamento attribuisce una connotazione negativa, configurandolo come illecito amministrativo e predisponendo una complessa serie di interventi volti al superamento, da parte del soggetto coinvolto, del problema della tossicodipendenza. Deve dunque ritenersi pacifica la qualificazione in termini di colpa lieve di un tale comportamento, che costituisce in ogni caso violazione di legge".
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