È quanto è stato stabilito dalla Corte di Cassazione, seconda sezione penale con la sentenza n. 27167 depositata il 14 luglio 2010
L'indebito utilizzo della carta di credito costituisce reato anche se la transazione non va a buon fine. È quanto è stato stabilito dalla Corte di Cassazione, seconda sezione penale con la sentenza n. 27167 depositata il 14 luglio 2010. Secondo la ricostruzione della vicenda, gli imputati avevano rilevato come nel caso di specie non si potesse parlare di utilizzo illecito della carta di credito ma del tentativo di porre in essere in reato, non essendo andata a buon fine la transazione. Come viene infatti evidenziato nella sentenza, il commerciante avendo riconosciuto l'imputato, ha finto che il "pos" non funzionasse. La Corte rigettando la richiesta degli imputati ha in proposito spiegato che "la decisione dei giudici di merito è conforme ai principi più volte affermati da questa Corte - e condivisi dal Collegio - e cioè che l'indebita utilizzazione, a fini di profitto, della carta di credito da parte di chi non ne sia titolare, integra il reato di cui all'art. 12 della legge n. 143 del 1991, indipendentemente dal conseguimento di un profitto o dal verificarsi di un danno, non essendo richiesto dalla norma che la transazione giunga a buon fine".
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