Con la sentenza n. 16037 depositata il 7 luglio scorso, le Sezioni Unite hanno stabilito un importante principio di diritto secondo cui in caso di omessa pronuncia sulle spese processuali si può rimediare con il procedimento di correzione di errori materiali: si tratta infatti di una "dimenticanza in relazione all'adozione di un provvedimento sul quale il giudice non può, di norma, esercitare alcun sindacato, con l'applicabilità, in sede di legittimità, dello stesso procedimento come richiamato dall'art. 391 bis dello stesso codice di rito", come si legge dalle 16 pagine di motivazione delle Sezioni Unite del Palazzaccio. Con la sentenza suindicata, la Corte, investati della questione circa i rimedi processuali esperibili in caso di omessa pronuncia del giudice sull'istanza di distrazione delle spese processuali, ha infatti precisato che l'omissione non può essere sanata con ricorso alla Suprema Corte ma con un semplice procedimento di correzioni di errori materiali.
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