Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza. 25841 depositata il 6 luglio 2010
Si ai domiciliari per il notaio che non versa le somme ricevute dai clienti a titolo di imposta all'erario. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza. 25841 depositata il 6 luglio scorso. Secondo la ricostruzione della vicenda, un notaio, invece di versare le somme dei clienti per l'acquisto di immobili a titolo di imposta, teneva queste somme per se, o in alcuni casi versava allo stato cifre di gran lunga inferiori a quelle reali. Alcuni acquirenti lamentavano quindi che le somme da loro versate al notaio, a titolo di imposta di registro, ipotecarie e catastali non erano stata corrisposte alla Agenzia delle Entrate. Emergeva che, pur avendo regolamento riscosso dai contraenti, le somme da questi dovute allo Stato per le imposte, il notaio non le aveva poi materialmente versate all'ufficio competente. Inoltre la Corte ha spiegato che la notaia in questione si era poi trasferita ad Orbetello ingenerando il convincimento secondo cui l'intento dell'imputata sarebbe stato quello di protrarre l'azione illecita in modo indisturbato e in luogo dove non erano noti i precedenti comportamenti. Quest'ultima considerazione ha quindi persuaso gli Ermellini sulla legittimità dell'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari del notaio accusato di peculato.
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