L'agenda che contiene l'annotazione delle spese di famiglia può essere utilizzata dal fisco per far scattare un accertamento. Lo ha stabilito la sezione tributaria della Corte di Cassazione (sentenza n. 3952/2011) spiegando che tale documento extracontabile è comunque idoneo sotto il profilo probatorio. Nel caso questo esame dalla Corte una società a cui era stata contestata l'omessa fatturazione e registrazione di operazioni imponibili e l'omessa regolarizzazione di acquisti aveva impugnato l'accertamento affermando che non era fondato su dati attendibili dato che la documentazione extracontabile rinvenuta dalla polizia giudiziaria era costituita da un'agenda che apparteneva a persone estranee all'attività societaria. La commissione tributaria inizialmente aveva accolto il ricorso e anche in appello veniva data ragione alla società. Il caso però finiva in cassazione che dopo aver annullato la sentenza ha dispoto un nuovo giudizio nel corso del quale si dovrà tenere conto anche della documentazioneextracontabile rinvenuta.
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