I controllori di volo devono conoscere la storia del pilota che sale a bordo di un aereo perchè hanano il ruolo a tutti gli effetti di "polizia della navigazione" E' quanto afferma la Corte di Cassazione delineando nuovi margini di responsabilità dei controllori di volo. Secondo la Corte chi riveste il "ruolo di polizia della navigazione" è posto "in una posizione di gestore e amministratore di molteplici utenti della spazio aereo (i piloti), ai quali e' tenuto ad imporre, con veri e propri ordini amministrativi (ovvero autorizzazioni), una disciplina per la circolazione ordinata, spedita e sicura a terra ed in aria di tutti gli aeromobili dal medesimo controllati". Quando si parla di 'polizia di navigazione' - spiega la Corte - si fa riferimento alla "polizia di sicurezza del volo nella misura in cui tutti gli ordini, le autorizzazioni, i provvedimenti di urgenza che caratterizzano detta attivita', nel normale svolgimento dei compiti assegnati ai controllori, sono finalizzati al conseguimento dell'istanza primaria della sicurezza della navigazione aerea". La decisione è della Quarta sezione penale che ha sancito questo principio occupandosi del disastro aereo avvenuto il 24 febbraio del 2004 quando un aereo con con a bordo tre piloti e tre componenti di un'equipe medica con un cuore da trapiantare, si schianto' su una cima della catena montuosa mentre si stava avvicinando all'aereoporto di Cagliari-Elmas.
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