E' partita la seconda fase del piano del governo per l'isola di Lampedusa, nel mirino di un incessante flusso di immigrati clandestini, che giungendo senza sosta con sbarchi dal Nord Africa, rischiano di rovinare l'immagine dell'isola siciliana, compromettendo la stagione turistica, il principale settore di sostentamento per i circa 10 mila abitanti lampedusani. Proprio per evitare le ripercussioni negative che gli sbarchi potrebbero comportare sulle presenze turistiche, ma anche per rilanciare il turismo e l'economia isolana, anche rispetto ai livelli ordinari, il governo ha deciso di varare i cosiddetti "buoni vacanza", in concerto con le associazioni del commercio e dell'industria (Confcommercio, Confesercenti, Confindustria), al fine di promuovere la filiera turistica di Lampedusa, e rilanciarne l'immagine quale luogo di eccellenza per il turismo. L'iniziativa, specifica il ministro del turismo, non vuole essere un semplice risarcimento del governo nazionale verso l'economia lampedusana, che ha dovuto sobbarcarsi il problema dell'immigrazione clandestina, un po' per tutta l'Europa, ma si configura quale strumento, per creare un valore aggiunto maggiore complessivamente, approfittando anche del clima, che allunga qui la stagione turistica. Si rende noto, infatti, che i buoni saranno validi anche per il mese di luglio e di agosto, quindi, in piena stagione e che anche per il settore trasporti, alcune compagnie stanno promuovendo tariffe agevolate.
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