Il commissario europeo all'agricoltura, Dacian Ciolos, intervistato da un quotidiano romeno, ha dichiarato che gli USA farebbero pressioni sulla Commissione Europea di Bruxelles, affinché essa attui una politica di apertura verso l'adozione delle coltivazioni ogm in Europa. Lo stesso Ciolos ha precisato di parlare a titolo personale, e che a suo parere i contadini dovrebbero essere posti in una condizione di libera scelta tra coltivazioni tradizionali e coltivazioni modificate con ogm, ma senza che chi sceglie la prima via venga posto in una condizioni di svantaggio o ne subisca influenza. Il commissario non nasconde di preferire la coltivazione tradizionale, che offra alimenti di qualità, garantendo la biodiversità naturale. Nella UE, sono consentite due forme di ogm: il mais modificato, che ha ottenuto l'autorizzazione già nel 1998, e la patata Amflora, che ha ricevuto l'ok di Bruxelles nel 2010, ma solo per scopi industriali. Ad oggi, sono in attesa di ricevere l'autorizzazione o meno dalla UE altri dieci prodotti. Le autorizzazioni sono valide in tutti i 27 stati membri della UE, i quali singolarmente possono solo decidere di porre alcune restrizioni, ma senza intaccare i principi del via libera della Commissione. La denuncia di Ciolos non potrà rimanere sicuramente inascoltata.
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