Tolleranza zero nei confronti dei maghi che, attraverso la televisione, promettono la guarigione dai ai loro clienti. Il loro agire e' ancora 'piu' riprovevole' se la 'vittima' dei raggiri e' 'credulona' per natura. Lo ha stabilito la Cassazione che ha annullato l'assoluzione nei confronti di una maga napoletana di Vallo della Lucania, Lucia M., in arte 'maga Iside' che era riuscita ad estorcere 3.500 euro a Nicolina D. e ai suoi genitori, facendo loro credere che con i suoi esorcismi sarebbe riuscita a togliere le 'fatture mortali' alla figlia. Per la Suprema Corte la 'truffa sussiste anche se il raggiro sia stato rudimentale e facilmente identificabile'. Anzi, l'azione del mago e' 'ancor piu' riprovevole se la persona raggirata per il livello culturale' e' incline alla 'credulita''. I genitori di Nicolina avevano conosciuto la 'maga Iside' su un'emittente locale dove compariva per pubblicizzare la sua attivita'. E cosi' avevano convinto la figlia, affetta da ipertensione, a rivolgersi alle sue cure con la convinzione che la medicina tradizionale non potesse alcunche'. Da parte sua la maga Iside non aveva dovuto usare molti artifici per fare credere a Nicolina che con i suoi esorcismi l'avrebbe salvata. Per questo la Corte d'appello di Napoli, ribaltando la sentenza del Pretore di Vallo della Lucania che aveva condannato la maga a due anni di reclusione e a 500 euro di multa per truffa nei confronti della giovane e dei suoi genitori, aveva assolto maga Iside nell'ottobre del '99. Secondo i giudici di merito la maga andava assolta perche' non aveva fatto altro che 'esercitare il suo mestiere', mentre le 'vittime' 'gia' credevano nella magia'.
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