Un nuovo percorso formativo per i giovani italiani, un percorso di istruzione terziaria ma non universitaria, rivolto a coloro i quali, dopo la scuola superiore, decideranno di non proseguire il proprio percorso di studi all'università ma intenderanno comunque "sfruttare" un'occasione di formazione ad alto livello. Da settembre sarà possibile grazie ad una intesa fra il Ministero dell'Istruzione e quello della Pubblica Amministrazione. Il nuovo piano prevede la creazione di ben 58 Its, istituti tecnici superiori, in tutto il territorio italiano: saranno fondazioni costituite da scuole, università ed imprese e rappresenteranno vere e proprie scuole speciali di tecnologia. L'obiettivo, secondo le linee guida comunicate dallo stesso Ministero dell'Istruzione, è quello di dare vita ad un'autentica integrazione fra scuola, formazione, e lavoro. La partnership degli Its con le imprese permetterà ai frequentatori di avere un rapporto, anche formativo, diretto con le aziende, garantendo l'incontro ravvicinato fra domanda e offerta nel mondo del lavoro. Il piano didattico degli Its prevede una formazione prettamente tecnologica, basata sul made in Italy e sul rilancio, anche a seguito della nuova riforma nel settore, dell'apprendistato, via privilegiata per l'ingresso dei giovani e degli inoccupati nel mondo del lavoro. Le aree di formazione, presentate in una conferenza stampa, la settimana scorsa, dallo stesso Ministro dell'Istruzione Gelmini, sono: "1) efficienza energetica; 2) mobilità sostenibile negli ambiti della logistica, del trasporto aereo, marittimo e ferroviario; 3) nuove tecnologie per il "made in Italy", negli ambiti: meccanica, moda, alimentare, casa e servizi alle imprese; 4) beni e attività culturali; 5) informazione e comunicazione 6) tecnologie della vita."
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