Nel corso dell'ultima seduta del 27 maggio il Consiglio Nazionale Forense ha approvato un documento che è stato inviato al Ministero dell'Economia e con cui si chiede di eliminare le disparità di trattamento tra i contribuenti per quanto concerne le richieste di dilazione di pagamento previste per le cartelle esattoriali rispetto a quelle previste per gli accordi consensuali. Quello che chiede il Consiglio è l'eliminazione dell'obbligo del contribuente di fornire una garanzia, come la fideiussione bancaria o una polizza assicurativa, quando chiede una dilazione di pagamento per le somme dovute a conclusione di un accordo consensuale con adesione e conciliazione giudiziale. Secondo il Consiglio ciò porterebbe ad equiparare il trattamento "a quello conseguente alla dilazione di pagamento derivante da ruolo (cartella esattoriale). In quest'ultimo caso, le norme (dpr 602/73) non solo prevedono una ampia rateizzazione (72 rate mensili) ma non richiedono alcuna garanzia qualunque sia l'ammontare del debito". Non è così invece per i debiti d'adesione conciliazione in cui oltre alla garanzia per debiti superiori a 50.000 Euro sono comunque previste rateizzazioni di durata inferiore. Si tratta, secondo il Consiglio, di una previsione irragionevole che "costituisce di fatto un'evidente contraddittorietà di comportamento nonché un illogico contrasto con le esigenze che attraverso la soppressione dell'obbligo originariamente previsto per la dilazione dei ruoli, aveva portato a risolvere le criticità del sistema a danno delle aziende e delle persone fisiche".
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