L'imprenditore di Gallarate che brucio' un operaio romeno non ha diritto agli arresti domiciliari. A stabilire che Cosimo Iannece dovra' rimanere in galera e' stata la Prima sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibile la richiesta del difensore dell'imprenditore di sostuire il carcere con gli arresti domiciliari. Iannece, condannato a 30 anni di reclusione per aver provocato la terribile morte di Jon Cazacu che aveva cosparso di benzina prima di dargli fuoco, si e' rivolto alla Suprema Corte sostenendo di aver condotto sempre una 'vita operosa e onesta sino ai fatti'. Ma piazza Cavour, che gia' lo scorso 23 maggio aveva stabilito che il processo era da rifare per una serie di 'carenze di motivazioni' della sentenza d'appello, ha detto no agli sconti di pena.
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