Niente ricovero coatto per i malati di anoressia. Lo ha stabilito la Cassazione che ha confermato l'assoluzione di Silvia C., psichiatra dell'ospedale San Luca di Milano, accusata di 'omissione di un adeguato intervento terapeutico' per aver dimesso dal ricovero una sedicenne che rifiutava cibo, prescrivendole una cura farmacologica. I fatti: la dottoressa aveva concordato con la giovane l'uscita dall'ospedale a patto che seguisse la cura e si ripresentasse alle date stabilite per i controlli. La situazione pero' si aggravo' tanto che l'adolescente venne sottoposta a 'trattamento sanitario obbligatorio' al Niguarda. Le flebo si rivelarono del tutto inutili: la ragazzina, infatti, mori' nel giro di 24 ore.
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