Dopo l'aumento dell'Iva la cui aliquota, con la manovra correttiva, è passata dal 20 al 21%, le bollette energetiche, quelle telefoniche e quelle per la fornitura di servizi Internet, a partire da una certa soglia dei consumi sono destinate ad aumentare. Il Codacons però spiega che la legge fiscale "consente ai gestori di retrodatare l'incremento dell'Iva, che può essere quindi applicato sui consumi non ancora fatturati in bolletta. Ciò' comporterà' un maggior esborso per milioni di euro a danno dei cittadini, nonostante sia materialmente possibile, grazie alla computerizzazione delle fatture, limitare l'incremento dell'Iva ai soli consumi realizzati a partire da oggi". L'associazione ha quindi reso noto di aver messo in preparazione un esposto indirizzato a 104 procure in tutt'Italia perché si indaghi su eventuali rincari ingiustificati delle bollette. Ssecondo il Codacons si potrebbero anche configurare ipotesi di reato come l'appropriazione indebita. Secondo l'Associazione dei consumatori l'Autorita' delle Comunicazioni e quella per l'Energia elettrica ed il gas debbono intervenire per obbligare i gestori a frazionare le bollette in modo da applicare l'Iva maggiorata solo sui consumi registrati dopo l'entrata in vigore della norma.
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