Sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre 2011, numero 232, è stata pubblicata un'Ordinanza del Ministero della Salute che vieta la vendita delle sigarette elettroniche ai minori di 16 anni. La motivazione dell'Ordinanza sta nel fatto che la quantità di nicotina che queste sigarette contengono, pur minima e in concentrazioni diversificate, potrebbe indurre dipendenza ed assuefazione con il conseguente possibile passaggio alle sigarette tradizionali da parte dei minori. Nelle sigarette elettroniche non si verifica la combustione, quindi viene eliminato il rischio cancerogeno. Per questa ragione finora sono state considerate non solo una valida e più sana alternativa per i fumatori, ma anche un efficace metodo per allontanarsi da questa dipendenza. Il fatto, però, che nel composto che viene inalato sia comunque contenuta nicotina ha evidenziato questo tipo di problematica in relazione alla salute dei minori. L'Ordinanza si basa su un parere del Consiglio Superiore di Sanità secondo cui, oltre al problema dell'assenza di una regolamentazione, non ci sono sufficienti conoscenze riguardo i possibili effetti sulla salute dei composti contenuti nelle sigarette elettroniche e gli studi finora effettuati non dimostrano in modo certo che questi dispositivi possano portare ad una eliminazione della dipendenza da fumo, ma che, anzi, mancano evidenze che possano dimostrare esattamente il contrario. Sulla base di tutto ciò è stato deciso, a tutela della salute dei ragazzi, di estendere il divieto di vendita (che già era in atto per quanto riguarda le sigarette tradizionali) anche alle sigarette elettroniche per un periodo che sarà di 12 mesi, durante il quale, tenendo conto di quelli che potranno essere i risultati di altri studi scientifici, si provvederà a realizzare una regolamentazione vera e propria.
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