Confindustria Digitale, Assotelecomunicazioni -Asstel, Assinform, Aiip e Anitec, in una nota congiunta esprimono soddisfazione rispetto alla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Sabam-Scarlet. "Una sentenza intelligente - si legge nella nota - che, indicando l'incompatibilita' con il diritto comunitario dei filtri su Internet, incentiva a contrastare la pirateria attraverso una politica di reale promozione del mercato legale dei contenuti on line". Secondo la posizione di Confindustria Digitale e della sue consociate, "la sentenza europea conferma quanto le stesse associazioni hanno sempre sostenuto, cioe' che gli Internet Service Providers, ovvero le societa' che forniscono l'accesso ad Internet, non posso essere gli 'sceriffi della rete'". Si tratta di un precedente importante, si sottolinea nella nota, perché afferma esplicitamente "che imporre a un fornitore di accesso a Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file, e' contrario al diritto comunitario, recepito anche in Italia con il decreto legislativo 70/03". Secondo la Federazione i filtri sulla rete oggi non hanno alcuna capacità di repressione della pirateria digitale che invece va combattuta attraverso misure strutturali di promozione del mercato di accesso legale ai contenuti online. Tra questi "l'ampliamento delle modalita' di accesso e la revisione delle prassi di commercializzazione delle opere audiovisive all'ingrosso".
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