Il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Michele Vietti, nel corso di un'intervista al Gr3 avvenuta nell'ambito di un'inchiesta sulla giustizia civile curata dal condirettore Gianfranco D'Anna e realizzata dalla redazione cronaca del Giornale Radio, ha messo in luce come in Italia sono quasi 2 milioni e 800 mila i processi che si abbattono ogni anno sui nostri tribunali. "Bisogna togliersi l'illusione che tutto deve finire dentro al processo' Spiega Vietti . Tra le soluzioni possibili per la deflazione della giustizia civile - spiega - c'e' la mediazione, sulla quale 'e' prematura una valutazione, anche perche' non e' entrata in vigore per tutti i tipi di controversia'. Secondo Vietti però la mediazione civile da sola non è sufficiente. Sarebbe necessario per tutte quelle cause di carattere bagattellare applicare riti diversi che tengano conto della natura del valore della controversia. "Non ci possiamo piu' permettere di avere 3 gradi di giudizio per qualunque tipo di controversia'. Una delle ipotesi portata come esempio da Vietti è l'arbitro in materia finanziaria bancaria che ha dato buoni risultati. In ogni caso - spiega - andrebbe introdotto un filtro per l'appello sottolineando come oggi arriviamo ad investire la Cassazione di 30 mila processi all'anno.
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