Sono arrivati i primi commenti da parte della CGIL a seguito del discorso pronunciato dal Presidente del Consiglio Mario Monti: la Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha affermato di essere pronta a confrontarsi con il Governo nei provvedimenti da prendere necessariamente al fine di favorire la crescita del paese. Certo, dalle parole riportate nel comunicato stampa trapela un pizzico di amarezza per le decisioni prese unilateralmente dal governo riguardanti le pensioni, e per i vari problemi rimasti ancora senza soluzione, ma l'associazione di Corso d'Italia, si dice disposta, pur ammettendo che non sia facile, al "confronto vero e non condizionato dalla fretta". Nella nota, la CGIL ha riportato alcune potenziali priorità per quanto riguarda il tema caldo del mercato del lavoro, sempre più preoccupante a motivo del tasso elevatissimo di disoccupazione e della mancanza di prospettive future, soprattutto per i più giovani: i tre aspetti sui quali concentrare il confronto dovrebbero infatti essere la lotta alla precarietà, i provvedimenti da prendere per favorire l'occupazione giovanile e femminile, e la riforma degli ammortizzatori sociali. Sottolinea la confederazione, inoltre, che qualsiasi provvedimento potrebbe comunque essere vano e superfluo se non si tenta di ridurre il carico fiscale ai lavoratori dipendenti, tra i fattori chiave che hanno messo in ginocchio l'economia nazionale e fermato i mercati in questi ultimi tempi e che favorirebbero una rapida crescita del paese.
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