Gigi Petteni, segretario generale della sezione lombarda della Cisl, ha commentato con soddisfazione il raggiungimento dell'intesa con la Regione al fine di garantire a 152 lavoratori licenziati, per i quali si prospettava un futuro senza reddito e senza tutele, una nuova occupazione da ristabilirsi nell'arco massimo di 12 mesi nel settore ferroviario e degli appalti. "Chi perde un posto deve essere sostenuto e accompagnato ad una nuova occupazione concreta" secondo Petteni: grazie all'impegno profuso dalla Confederazione, con la disponibilità degli assessori regionali e di Trenitalia, per questi 152 disoccupati queste parole sono risultate veritiere. Il segretario ha inoltre evidenziato, come riportato nel comunicato stampa, come la principale società italiana per i trasporti sia stata in qualche modo costretta ad assumersi le proprie responsabilità nel garantire un nuovo posto di lavoro per tutti, contrariamente alle promesse vaghe fatte nella trattativa romana, mentre ha affermato di aver apprezzato l'impegno fornito da Trenord al fine di garantire trenta assunzioni, in aperto contrasto con Atm, che poteva a sua detta fare di più. La Cgil non ha invece firmato l'intesa, e secondo Petteni questo è "un insulto alle migliaia di cassintegrati che in questo momento in Lombardia non hanno un nuovo posto di lavoro e che vorrebbero avere per loro intese come questa". Il segretario della Cisl Lombardia etichetta come un atto non responsabile quello di lasciare ancora i lavoratori licenziati sul patibolo quando esisterebbero invece soluzioni per tutti.
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