La tassa sul permesso di soggiorno? Un odioso furto. Sono queste le parole di commento di Pietro Soldini, in merito all'entrata in vigore, a fine mese, della sovrattassa da 80 a 200 euro per i permessi e la carta di soggiorno degli immigrati residenti in Italia. "Dire che questa tassa sul permesso di soggiorno è odiosa è un eufemismo. E' un furto e non può avere i crismi della legittimità". Una tassa illegittima secondo il sindacaliste sia perché "il servizio è improntato a mal funzionamento ed inefficace come scelta di deterrenza". Infatti la gran parte delle domande presentate dagli immigrati per il rilascio del permesso di soggiorno "non va a buon fine (esempio decreto flussi 2010: 430.000 domande e 12.000 permessi di soggiorno rilasciati pari al 2,6% e non crediate che tutte le altre sono state respinte per assenza dei requisiti, per questa ragione ne sono state rigettate soltanto 5.500. Quindi significa che oltre il 90% delle domande vanno su un binario morto. Come è concepibile pagare il biglietto per un treno che sta su un binario morto?", ha spiegato Soldini. Vi è un'altra ragione che rende questa tassa illegittima, e cioè "la finalizzazione dell'altro 50% degli introiti della tassa che dovrebbero alimentare il fondo rimpatri. Convenzioni Oil e direttive europee sui rimpatri proibiscono che le spese per il rimpatrio possano essere addebitate agli immigrati, tanto più a quelli che sono regolari. Ecco perché il governo dovrebbe semplicemente cancellare questo balzello. E' urgente quindi che il Governo apra un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e le altre associazioni per affrontare con serietà la questione immigrazione", ha concluso Soldini.
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