Massimiliano Dona, segretario generale di UNC, Unione Nazionali Consumatori, ha dichiarato in un comunicato stampa che, a seguito del tragico incidente navale accaduto nei pressi dell'Isola del Giglio e che ha visto naufragare la Costa Concordia, sussistono i presupposti giuridici affinché coloro che hanno già prenotato una crociera con Costa Crociere o altre compagnie possano disdirla. Dona, anche lui avvocato, ha affermato che "il contratto con il quale si acquista una vacanza si fonda sulla legittima aspirazione ad un momento di spensieratezza", spensieratezza impossibile da ottenere per molti a motivo della recente sciagura, e per questo motivo si ha tutto il diritto di richiedere il rimborso di quanto versato per il viaggio al quale si vuole rinunciare. Paola Vinciguerra, presidente dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), sostiene che in momenti come questi si attiva un "meccanismo di identificazione" nel quale il viaggiatore, pur comprendendo razionalmente che le possibilità che un episodio del genere accada di nuovo siano pressoché nulle, irrazionalmente e inconsciamente tende ad identificare il mare con la morte, e per questo si schiera a favore di coloro che in questo periodo sono restii ad affrontare un viaggio in crociera. Massimiliano Dona ha inoltre concluso dicendo che tour operator e agenzie di viaggi non hanno il diritto di negare al consumatore un rimborso o la sostituzione di una vacanza con una che allo stato attuale delle cose sia più gradita, e che non possono neppure imporre l'accettazione di un buono da utilizzare in futuro per viaggi di altro genere a discapito di un eventuale rimborso immediato.
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