Il decreto che ha portato la percentuale dell'IVA dal 20% al 21% è entrato in vigore a partire dal 17 settembre 2011, ma moltissimi utenti hanno segnalato a Federconsumatori che in diversi casi l'aumento è stato applicato anche a consumi relativi a periodi precedenti al passaggio. Le aziende, immediatamente chiamate in causa, si sono difese sostenendo che secondo il DPR 633/72 a far fede non dovrebbe essere il periodo all'interno del quale si sono verificati i consumi, bensì la data nella quale è stata emessa la fattura: l'associazione ha annuito, ma ha aggiunto che questo vale esclusivamente per le classiche bollette e non per i conguagli. Federconsumatori ha messo quindi sul piatto la circolare n. 45/E del 12/10/2011 dell'Agenzia delle Entrate, la quale chiarisce alle aziende i comportamenti da avere nel momento in cui vengono fatturati i conguagli, e i diversi criteri da adottare in relazione al periodo di riferimento dei consumi. Non ci sarebbero quindi scappatoie: per i consumi precedenti alla data del 17 settembre 2011 l'IVA applicata dovrebbe essere del 20%, altresì dovrebbe essere del 21% per i consumi successivi alla suddetta data. Federconsumatori, preoccupata per l'aumento dell'IVA al 22% che avverrà a settembre di quest'anno, ha infine invitato il Governo a fare chiarezza sulla questione al fine di evitare ulteriori errori e incertezze, e ha ricordato ai consumatori che possono essere risarciti del danno subito facendosi scalare dalle successive bollette quanto pagato in più.
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