Astoi e Costa Crociere hanno svelato nel corso di una riunione svoltasi oggi a Roma l'entità del risarcimento proposto alle vittime della tragedia Costa Concordia: 10,000 euro a persona più il pagamento delle spese legali. Il Codacons, che ha riportato la notizia in un comunicato stampa, oltre a precisare che non avrebbe potuto prender parte alla riunione poiché avrebbe ricevuto l'invito soltanto 15 minuti prima dell'inizio della stessa, definisce, per bocca del proprio presidente Carlo Rienzi, l'offerta della compagnia "un'elemosina". Secondo Rienzi, infatti, non si tratterebbe di una cifra ragionevole considerando che i cittadini sopravvissuti hanno rischiato la vita e hanno subito un danno psicologico che potrebbe lasciare strascichi per il resto della loro esistenza. Il presidente di Codacons non riesce inoltre a spiegarsi le ragioni che avrebbero portato Astoi e Costa Crociere a stabilire un indennizzo di questo tipo, considerato da lui stesso "un'ingiuria nei confronti dei passeggeri della Concordia"; si è detto inoltre contento che la sua associazione non abbia preso parte alla riunione, perché sostiene che l'avrebbe abbandonata non appena comunicata l'entità del risarcimento. L'invito rivolto dall'associazione dei consumatori ai passeggeri della Concordia è quindi quello di non accettare l'offerta proposta, e di prender parte alla class action avviata dal Codacons stesso, il quale la definisce come "l'unica strada per giungere a risarcimenti proporzionati alla gravità dell'incidente e ai danni realmente subiti dai naufraghi".
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