L'associazione Federconsumatori ha denunciato alcuni ricatti messi in atto, secondo quanto segnalato dal sito Skuola.net e da alcuni genitori, dagli istituti scolastici a danno delle famiglie che non possono permettersi di versare i contributi scolastici. Secondo la segnalazione, tra le presunte minacce ricevute ci sarebbero la non accettazione della domanda di iscrizione alla scuola per l'anno successivo e addirittura il rischio di risvolti negativi sul voto in condotta dell'alunno, voto che, ricordiamo, fa media con gli altri in pagella e potrebbe in alcuni casi mettere a repentaglio la promozione dell'alunno o quantomeno condizionarne l'intero andamento scolastico. Federconsumatori ha interpellato direttamente il Ministero della Pubblica Istruzione al fine di ottenere ulteriori chiarimenti: la risposta del Ministero è stata che in caso di mancato pagamento dei contributi non dovrebbe comunque essere negata la frequenza scolastica e il diritto allo studio, da garantire obbligatoriamente a livello costituzionale. Alla luce di questo, l'associazione ha quindi assunto l'impegno di prendere iniziative di natura legale sia contro gli istituti sia contro il Ministero stesso qualora dovessere ripeteri ricatti di questo genere. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti rispettivamente di Federconsumatori e Adusbef, hanno infatti dichiarato:"Non ammetteremo nessuna discriminazione nei confronti delle famiglie che non sono in grado di provvedere al pagamento di questi onerosi contributi, oltretutto volontari".
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