Federconsumatori, attraverso un comunicato stampa riportato sul sito Web ufficiale, denuncia l'ulteriore rincaro nel settore dei carburanti con il quale è stata introdotta la nuova settimana: si tratta di un nuovo record per il settore, con il prezzo della benzina che si aggira intorno agli 1,87-1,88 euro al litro nella maggior parte delle città italiane, con picchi massimi raggiunti in alcune zone del paese anche di 1,96 euro al litro, e con il gasolio che ha toccato ormai gli 1,78 euro al litro. L'associazione ha calcolato che con i rincari di questi ultimi giorni due pieni di benzina al mese costeranno agli automobilisti italiani ben 18 euro in più; ben più gravi, tuttavia, sarebbero secondo Federconsumatori le ricadute causate dagli aumenti, pari a 40 giorni di spesa alimentare di una famiglia media rispetto allo scorso anno, che potrebbero diventare 49 giorni e mezzo se la benzina dovesse, come è altamente possibile che accada, toccare nei prossimi giorni i 2 euro al litro. Federconsumatori sollecita quindi nuovamente il governo affinché intervenga in primo luogo sulla tassazione applicando l'accisa mobile, ovvero "un meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell'accisa quando il costo del petrolio aumenta"; altro nodo da sciogliere per Federconsumatori sarebbe quello relativo all'ulteriore aumento dell'IVA previsto per settembre, il quale non dovrebbe sussistere, mentre dovrebbero essere stilate misure più efficace per liberalizzare in maniera più piena il settore dei carburanti.
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