Federconsumatori ha calcolato che l'IMU, Imposta Municipale Unica, la quale ha di recente sostituito l'ICI, comporterà grosse spese aggiuntive per i cittadini italiani: gli aumenti medi annui per spese dirette, sia per le abitazioni di proprietà che per le ricadute sugli affitti, sarebbero stati infatti stimati in circa 405 euro a famiglia. L'aumento di prezzi e tariffe sarebbe fortemente determinato sia dalla rivalutazione dell'IMU per uffici e locali dediti al commercio, in termini di aliquota e in termini catastali, che dal reinserimento di questo tipo di tassa anche per i casolari agricoli. Federconsumatori, tramite l'O.N.F., Osservatorio Nazionale Federconsumatori, avrebbe quindi rilevato che queste ultime ricadute indirette porterebbero un aggravio sulle tasche degli italiani di circa 185 euro all'anno con incremento dello 0,6% del tasso di inflazione, che sommati ai 405 euro per spese dirette farebbe impennare l'aggravio annuo fino ad un picco massimo di 590 euro a famiglia. "Di fronte ad una situazione simile, avviare un'ulteriore manovra depressiva, come il nuovo incremento dell'IVA da settembre è impensabile, dal momento che avrebbe effetti disastrosi sull'intera economia" avrebbe affermato Federconsumatori nel comunicato stampa. Dito puntato, quindi, sempre contro il Governo, il quale dovrebbe secondo l'associazione, oltre ad impedire che l'aumento dell'IVA diventi realtà a settembre, intervenire in maniera concreta per evitare le speculazioni in atto su prezzi e tariffe.
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