Il Ministro della giustizia potrebbe presentare già domani alle commissioni l'emendamento al ddl anticorruzione. Ancora non sembra sia stato raggiunto un accordo con tutte le forze politiche che il ministro dovrebbe però incontrare tra oggi e domani. I tempi comuque stringono perché il Guardasigilli è intenzionato a rispettare l'impegno assunto con le commissioni per presentare l'emendamento entro il 17 aprile. Il problema principale è che non ci sono ancora convergenze tra i partiti. Da un lato il Pdl chiede che le norme anticorruzione vadano di pari passo Con quelle sulle intercettazioni e sulla responsabilità civile dei magistrati; dall'altro lato PD, Udc e Fli, considerano il contrasto come un priorità assoluta e ritengono che non si possa ipotizzare un dilazionamento della tempistica. Sembra piuttosto difficile trovare infatti un accordo sulle intercettazioni e sulla responsabilità civile dei magistrati. Quanto alle Toghe è comunque previsto un incontro tra il ministro della giustizia Severino e i rappresentanti della nuova giunta dell'Anm che ha già preso atto con soddisfazione del ripensamento sulla ipotizzata introduzione di una responsabilità diretta dei magistrati. La responsabilità resterà quindi indiretta e a pagare i danni al cittadino sarà lo Stato che poi potrà intraprendere azioni di rivalsa verso il magistrato. La differenza rispetto all'attuale disciplina starebbe proprio in questo inasprimento della rivalsa che potrebbe diventare obbligatoria.
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