L'Associazione per la legalita' e l'equita' fiscale (LEF) commentando la proposta del governo di regolamentazione dell'abuso fiscale, afferma che una simile regolamentazione potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol per il fisco. "Il problema - si legge nella nota - riguarda gli accertamenti in corso: in ballo ci sono molti miliardi evasi soprattutto dalle banche e dai grandi gruppi industriali in grado di attuare pianificazioni fiscali aggressive con il solo scopo di eludere il fisco. Nel solo 2011 sono stati accertati ai grandi evasori oltre 5,5 miliardi e ne sono stati incassati 1,7 con una crescita dell'800 per cento sul 2007". Se è stato raggiunto questo risultato, secondo l'associazione, è soprattutto grazie all'indirizzo delle sezioni unite della Cassazione che hanno affermato il principio del divieto dell'abuso del diritto in campo tributario "facendolo discendere dalla normativa comunitaria per le imposte armonizzate (Iva) e direttamente dai principi costituzionali per i tributi non armonizzati". Le norme proposte dal Governo con la delega fiscale rischiano quindi di riportarci indietro di anni proprio ora che gli sforzi dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza cominciano a dare i loro primi risultati. Tra i rischi maggiori, secondo l'associazione, vi è quello "che la nuova disposizione avrebbe efficacia solo per il futuro, con la conseguenza di introdurre un mega-condono gratuito e sanare implicitamente tutte le operazioni poste in essere precedentemente". Ma non basta, l'Associazione fa notare che "la delega depotenzia la disciplina antielusiva escludendo espressamente la rilevanza penale dei comportamenti ascrivibili a fattispecie abusive. Sarebbe pertanto auspicabile che l'ambiguo e dettagliato testo fosse abbandonato o profondamente rivisto per salvaguardare il principio generale antiabuso affermato dalla Cassazione sulla base di principi costituzionali".
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