Durante una conferenza stampa tenuta presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze è stato introdotto il "conto di base": si tratta di uno degli strumenti di cui si avvarrà il Governo al fine di contrastare l'utilizzo del denaro contante e per promuovere mezzi di pagamento più efficienti con finalità di inclusione finanziaria, così che tutti possano avere accesso ai servizi bancari di base. Nello specifico è l'art.12 della recente Manovra Salva Italia, decreto legge del 6 dicembre 2011 convertito nella legge n. 214/2011, che prevede che Mef e Associazione bancaria definiscano le caratteristiche del conto corrente di base tramite una convenzione. La suddetta Convenzione, operativa dal 1° giugno 2012, delinea le modalità e le caratteristiche del conto che poi le banche sono tenute ad offrire: alla convenzione partecipano Mef, Banca d'Italia, Abi, Poste Italiane, Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica, col la collaborazione con associazione dei consumatori e pensionati. Tra coloro che possono avvalersi del "conto di base" ci sono le fasce socialmente svantaggiate con reddito ISEE annuo minore di 7.500 euro che avranno il conto senza spese ed esente da imposta di bollo, e gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili ai quali viene garantita la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti destinati all'accredito e al prelievo della pensione. Tra le altre caratteristiche, la gratuità di un certo numero di operazioni annue per determinati servizi, incluse nel canone annuale onnicomprensivo.
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