Il Codacons e il Comitas, associazione delle piccole e micro imprese, hanno affermato che la compensazione tra crediti e debiti fiscali deve essere automatica, evitando lunghi passaggi burocratici, e non dovrebbe sussistere l'onere della certificazione a carico delle imprese.

"Il processo di compensazione deve essere più snello e veloce, al fine di sostenere le imprese in difficoltà", hanno dichiarato le due associazioni commentando il decreto sui crediti della pubblica amministrazione annunciato da Vittorio Grilli, vice-ministro all'Economia; secondo il Codacons e il Comitas, Grilli dovrebbe dare indicazioni precise al fisco, così che la compensazione tra crediti e debiti possa essere inserita nella denuncia dei redditi di giugno, fornendo anche l'opportunità di allegare nella dichiarazione stessa le richieste di pagamento ancora inevase.

Le associazioni hanno inoltre invitato piccole e medie imprese a inserire nella prossima denuncia dei redditi l'art. 1214 del Codice Civile ("Estinzione per compensazione: Quando due persone sono obbligate l'una verso l'altra, i due debiti si estinguono per le quantità corrispondenti"), al fine di non pagare le tasse nella misura dei crediti che vantano con la P.A.

Secondo le due associazioni, inoltre, il Governo sarebbe complice dei suicidi che si stanno registrando nel nostro paese, ed hanno per questa ragione depositato un esposto alla Repubblica di Roma in modo da aprire un indagine nei confronti del Ministero dell'Ecnomia per il reato di istigazione al suicidio e di appropriazione indebita, considerando che lo Stato vanta crediti verso le imprese per una somma vicina ai 100 miliardi di euro.

Attraverso il blog di Carlo Rienzi (www.carlorienzi.it), inoltre, chi vanta crediti nei confronti della pubblica amministrazione può fare richiesta di costituirsi parte civile nei confronti dell'esecutivo, così da ottenere ciò che gli spetta comprensivo di interessi.


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