Federconsumatori ha definito "drammatica" la situazione del lavoro in Italia commentando i dati record relativi al tasso di disoccupazione nel primo trimestre 2012, considerando sia l'aumento su base annua di 2,3 punti percentuali che la disoccupazione giovanile giunta ormai al 35,2%.
"Un andamento estremamente grave, che si aggiunge alla lunga lista di dati negativi che fotografano una situazione economica in forte crisi" ha dichiarato l'associazione, considerando l'andamento dei consumi in calo anche nel settore alimentare, il quale ha registrato -2% nel primo trimestre, le stime al ribasso del PIL nel 2012 che rischia di avvicinarsi al -2% e la diminuzione progressiva del potere d'acquisto, diminuito di oltre il -9,8% dal 2008.
Per Federconsumatori si tratta di "uno scenario destinato a peggiorare ulteriormente" a causa non solo dell'aumento di prezzi, tariffe e tassazione, ma anche delle ricadute delle manovre economiche e dell'ultimo aumento dell'accisa sui carburanti, fattori che contribuirebbero a portare la stangata per le famiglie per questo 2012 ad oltre +2.242 euro.
L'aumento porterebbe secondo l'associazione un ulteriore contrazione dei consumi che avrebbe ripercussioni gravi sull'economia intera, sia per quanto riguarda la produzione che l'occupazione:"Non ci stancheremo mai di ripetere che quello che serve al Paese è una seria ed urgente manovra di rilancio, che punti sulla ripresa della domanda interna e sul rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca" hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per Federconsumatori le misure da adottare sono le stesse suggerite da tempo: lotta serrata contro l'evasione fiscale, maggiore tassazione su rendite finanziarie e grandi patrimoni, e "blocco categorico" ad ogni nuovo aumento della tassazione, a partire da un ripensamento in merito all'ipotetico aumento dell'Iva a settembre.
"Un andamento estremamente grave, che si aggiunge alla lunga lista di dati negativi che fotografano una situazione economica in forte crisi" ha dichiarato l'associazione, considerando l'andamento dei consumi in calo anche nel settore alimentare, il quale ha registrato -2% nel primo trimestre, le stime al ribasso del PIL nel 2012 che rischia di avvicinarsi al -2% e la diminuzione progressiva del potere d'acquisto, diminuito di oltre il -9,8% dal 2008.
Per Federconsumatori si tratta di "uno scenario destinato a peggiorare ulteriormente" a causa non solo dell'aumento di prezzi, tariffe e tassazione, ma anche delle ricadute delle manovre economiche e dell'ultimo aumento dell'accisa sui carburanti, fattori che contribuirebbero a portare la stangata per le famiglie per questo 2012 ad oltre +2.242 euro.
L'aumento porterebbe secondo l'associazione un ulteriore contrazione dei consumi che avrebbe ripercussioni gravi sull'economia intera, sia per quanto riguarda la produzione che l'occupazione:"Non ci stancheremo mai di ripetere che quello che serve al Paese è una seria ed urgente manovra di rilancio, che punti sulla ripresa della domanda interna e sul rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca" hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Per Federconsumatori le misure da adottare sono le stesse suggerite da tempo: lotta serrata contro l'evasione fiscale, maggiore tassazione su rendite finanziarie e grandi patrimoni, e "blocco categorico" ad ogni nuovo aumento della tassazione, a partire da un ripensamento in merito all'ipotetico aumento dell'Iva a settembre.
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