La nascita di un figlio da una coppia separata non puo' bloccare il alcun modo il divorzio. Per non sciogliere il matrimonio, infatti, 'non basta il ripristino e il mantenimento di frequenti rapporti, anche sessuali, ma occorre la restaurazione di un nucleo familiare'. La Cassazione, con questa motivazione, ha cosi' respinto il ricorso di una signora polacca, Jvonne S. che si era opposta alla richiesta di divorzio dell'ex marito sulla base del fatto che quando la coppia era gia' separata era nata una bambina. Jvonne S. si era sposata con Luigi A., imprenditore sanitario proprietario di diversi ambulatori a Bologna, in Polonia nel 1979. Dalla loro unione era nato Roberto. Poi nell'86 la crisi. La separazione arrivava nel '90 con la sentenza del Tribunale di Bologna. L'ex marito aveva pero' continuato a frequentare la casa dell'ex moglie per andare a trovare il figlio e aveva pure continuato ad avere rapporti con la ex. Nel febbraio del '93 l'annuncio di Jvonne di aspettare un altro figlio ma in maggio Luigi chiedeva comunque il divorzio. La secondogenita, Margot, nasceva nell'ottobre dello stesso anno e nel '99 il Tribunale di Bologna pronunciava la sentenza di divorzio della coppia. E' a questo punto che Jvonne impugna la decisione, sostenendo che tra lei e 'Luigi c'e' stata piena e totale riconciliazione' tant'e' vero che e' nata pure una seconda figlia.
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