È stata raggiunta oggi un'intesa tra Cgil-Cisl-Uil di Milano e Assolombarda per un 'ponte generazionale'.
Onorio Rosati, segretario generale della Cgil della capitale Lombarda, ha dichiarato in proposito che si tratta del "primo e valido contributo per tentare di sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile per migliaia di giovani in cerca di occupazione"
Secondo il dirigente sindacale si tratta della prima intesa di questo tipo in Italia e ci si può augurare che ne seguiranno altre tutte con l'obiettivo di creare occasioni di lavoro per i giovani.
Tutto ha avuto inizio dalla riforma pensionistica che ha di fatto impedito ricambio generazionale è per questo che ora con l'accordo sul ponte generazionale si può intraprendere una nuova strada per aiutare i giovani.
Con questo accordo sono stati previsti anche percorsi formativi per i lavoratori anziani, "tenendo alto il loro impegno sia nel trasferire competenze che nell'acquisirne di nuove che potranno essere usate per realizzare nuovi percorsi di impegno sociale e per un invecchiamento attivo. Lavoratori anziani quindi non da rottamare ma con un ruolo ben definito e che da continuita' al loro impegno. Nel contempo si aprono spazi importanti per i giovani".
L'intesa raggiunta prevede l'utilizzo di fondi messi a disposizione dalla regione Lombardia per consentire che i lavoratori prossimi alla pensione (non devono mancare più di 36 mesi per il collocamento a riposo) possano scegliere volontariamente di passare al part-time ma senza perdere le contribuzioni per le ore non lavorate. Contestualmente l'azienda dovrà impegnarsi ad assumere con un contratto di apprendistato o comunque a tempo indeterminato giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
Onorio Rosati, segretario generale della Cgil della capitale Lombarda, ha dichiarato in proposito che si tratta del "primo e valido contributo per tentare di sbloccare una situazione divenuta ormai insostenibile per migliaia di giovani in cerca di occupazione"
Secondo il dirigente sindacale si tratta della prima intesa di questo tipo in Italia e ci si può augurare che ne seguiranno altre tutte con l'obiettivo di creare occasioni di lavoro per i giovani.
Tutto ha avuto inizio dalla riforma pensionistica che ha di fatto impedito ricambio generazionale è per questo che ora con l'accordo sul ponte generazionale si può intraprendere una nuova strada per aiutare i giovani.
Con questo accordo sono stati previsti anche percorsi formativi per i lavoratori anziani, "tenendo alto il loro impegno sia nel trasferire competenze che nell'acquisirne di nuove che potranno essere usate per realizzare nuovi percorsi di impegno sociale e per un invecchiamento attivo. Lavoratori anziani quindi non da rottamare ma con un ruolo ben definito e che da continuita' al loro impegno. Nel contempo si aprono spazi importanti per i giovani".
L'intesa raggiunta prevede l'utilizzo di fondi messi a disposizione dalla regione Lombardia per consentire che i lavoratori prossimi alla pensione (non devono mancare più di 36 mesi per il collocamento a riposo) possano scegliere volontariamente di passare al part-time ma senza perdere le contribuzioni per le ore non lavorate. Contestualmente l'azienda dovrà impegnarsi ad assumere con un contratto di apprendistato o comunque a tempo indeterminato giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni.
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