L'aula del Senato ha approvato il cosiddetto decreto firme che riduce a un quarto le firme necessarie, per quei movimenti e partiti che non sono presenti in Parlamento, per presentare le liste alle prossime elezioni. Non è passata invece la norma che avrebbe esonerato dalla raccolta delle firme che avesse costituito un gruppo parlamentare prima del 21 dicembre.
A questo punto le firme necessarie sarebbero all'incirca 40.000. Entro l'11 e il 12 gennaio si dovranno presentare i simboli elettorali e l'indicazione del candidato premier. Successivamente si potranno presentare le candidature (entro il 20 e 21 gennaio) e a partire dal 25 gennaio saranno comunicate le liste ammesse.
Sarà a quel punto possibile avviare la propaganda elettorale attraverso affissioni di manifesti e attraverso l'organizzazione di comizi elettorali in luoghi aperti al pubblico.
Foto: RuandaBit su Wikipedia
A questo punto le firme necessarie sarebbero all'incirca 40.000. Entro l'11 e il 12 gennaio si dovranno presentare i simboli elettorali e l'indicazione del candidato premier. Successivamente si potranno presentare le candidature (entro il 20 e 21 gennaio) e a partire dal 25 gennaio saranno comunicate le liste ammesse.
Sarà a quel punto possibile avviare la propaganda elettorale attraverso affissioni di manifesti e attraverso l'organizzazione di comizi elettorali in luoghi aperti al pubblico.
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