E nel mentre Tremonti e Monti (altrimenti detto Unmonti per par condicio numerica) si palleggiano la paternità del nuovo Redditometro, e soprattutto delle cento voci, ecco che arriva una novità sul fronte.
L'Agenzia delle Entrate, nella persona di Attilio Befera, ha deciso (anche se nel mentre scrivo, non ancora formalizzato con una circolare ufficiale) di inserire una modifica che dovrebbe rendere più tollerante, e tollerabile per noi contribuenti, i calcoli e la sentenza finale emessa dal redditometro. Si tratta di una vera e propria franchigia, che permetterebbe così di non far scattare verifiche ulteriori (chiamiamoli pure interrogatori) al passato "spendaccione" del cittadino. La cifra di tolleranza stabilita è di mille euro al mese, totale dodicimila all'anno; se dunque la discrepanza tra reddito e spese è inferiore a questa soglia non scattano i controlli.
Lo sforzo fatto con l'introduzione di questa franchigia dovrebbe mitigare l'impatto forse giudicato un po' troppo irreale dei famosi studi Istat, che tanti danni hanno creato con gli studi di settore in ambito professionale. Apprezziamo lo sforzo, ma ne vorremmo uno ulteriore. Uno che tenga appunto conto anche di diverse variabili che caratterizzano le spese dei cittadini, e poi che vengano corrette anche assurdità come quelle emerse nelle voci legate a hotel e gioielli. Risulta infatti allo stato attuale che il redditometro e il redditest attribuiscano d'ufficio una spesa minima fissa per queste voci, a prescindere che ci siano state o meno: 660 euro per i soggiorni alberghieri e 60 euro per i gioielli.
Non importa a nessuno che la famiglia Bianchi passi la sua vacanza nella casetta prestata da amici o che la sciura Rossi non compri gioielli dal lontano 1997. Se 660 e 60 euro ha deciso l'Istat, 660 e 60 euro saranno attribuiti.
E poi non fatemi la filippica che trattasi di mezzo per contrastare l'infedeltà fiscale. Ma chi me lo fa fare di esibire fatture per acquisti di brilli da migliaia di euro, quando dichiarando zero me ne appioppano solo 60? Ecco un buon modo per riciclare i propri guadagni in nero, tanto si sa "Diamonds are forever"!
Vedi anche: Il Redditometro è ufficiale: ecco le voci di spesa che il Fisco potrà valutare. In allegato il testo in Gazzetta
barbaralgsordi@gmail.it
L'Agenzia delle Entrate, nella persona di Attilio Befera, ha deciso (anche se nel mentre scrivo, non ancora formalizzato con una circolare ufficiale) di inserire una modifica che dovrebbe rendere più tollerante, e tollerabile per noi contribuenti, i calcoli e la sentenza finale emessa dal redditometro. Si tratta di una vera e propria franchigia, che permetterebbe così di non far scattare verifiche ulteriori (chiamiamoli pure interrogatori) al passato "spendaccione" del cittadino. La cifra di tolleranza stabilita è di mille euro al mese, totale dodicimila all'anno; se dunque la discrepanza tra reddito e spese è inferiore a questa soglia non scattano i controlli.
Lo sforzo fatto con l'introduzione di questa franchigia dovrebbe mitigare l'impatto forse giudicato un po' troppo irreale dei famosi studi Istat, che tanti danni hanno creato con gli studi di settore in ambito professionale. Apprezziamo lo sforzo, ma ne vorremmo uno ulteriore. Uno che tenga appunto conto anche di diverse variabili che caratterizzano le spese dei cittadini, e poi che vengano corrette anche assurdità come quelle emerse nelle voci legate a hotel e gioielli. Risulta infatti allo stato attuale che il redditometro e il redditest attribuiscano d'ufficio una spesa minima fissa per queste voci, a prescindere che ci siano state o meno: 660 euro per i soggiorni alberghieri e 60 euro per i gioielli.
Non importa a nessuno che la famiglia Bianchi passi la sua vacanza nella casetta prestata da amici o che la sciura Rossi non compri gioielli dal lontano 1997. Se 660 e 60 euro ha deciso l'Istat, 660 e 60 euro saranno attribuiti.
E poi non fatemi la filippica che trattasi di mezzo per contrastare l'infedeltà fiscale. Ma chi me lo fa fare di esibire fatture per acquisti di brilli da migliaia di euro, quando dichiarando zero me ne appioppano solo 60? Ecco un buon modo per riciclare i propri guadagni in nero, tanto si sa "Diamonds are forever"!
Vedi anche: Il Redditometro è ufficiale: ecco le voci di spesa che il Fisco potrà valutare. In allegato il testo in Gazzetta
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