La votazione era stata messa in agenda senza che fossero passati i canonici 30 giorni previsti dalla legge in caso di emendamenti su un ddl (bensì solo 7), con la motivazione che non essendoci stata intesa una settimana fa (la Lombardia non aveva dato voto favorevole), registrata e messa a verbale, non era prevista riapertura al dibattito. Il tutto per evitare un avvicinamento in zona "fine Governo", che non avrebbe agevolato le decisioni. E invece quella che doveva appunto essere un'approvazione in urgenza, e che tutti davano ormai per scontata, è saltata, per la mancata presenza di figure fondamentali, alias Ministra del Welfare Elsa Fornero.
Slitterà dunque al prossimo Consiglio la definitiva approvazione del nuovo Isee, che come già avevamo accennato su queste pagine, rivoluzionerà il concetto di povertà in Italia. Che poi direi che lo è già stato, abbondantemente, nell'ultimo anno; dato che mai come ora la povertà è in aumento. Meno agevolazioni o sostegni al reddito a chi non se le merita realmente, così da porre fine (come spera l'Inps) alla distribuzione di benefit (assegni di maternità, sconti sulle bollette energetiche e telefoniche, sgravi sulle rette scolastiche e universitarie, ecc.) anche a chi le possibilità economiche le ha.
Con i nuovi calcoli non sarà più possibile "giocare" sulla composizione del nucleo familiare per ottenere agevolazioni, inutile dunque per i coniugi avere residenze diverse per vedersi attribuire un reddito unico (naturalmente puntando a quello più basso), bisognerà dimostrare di essere separati legalmente. Nella compilazione si richiederanno poi anche dati relativi al proprio patrimonio immobiliare e non: dagli investimenti al possesso di auto/ moto/ barche oltre una certa cilindrata. Insomma un'indagine a tutto tondo, che sarà incrociata con i dati del Fisco.
Al momento come detto possiamo dormire tranquilli, ma a breve potrebbero iniziare gli incubi per chi vuole agevolazioni, anche minime. Potrebbe rischiare di ritrovarsi catalogato come un nuovo Paperone. E senza saperlo!