La Spagna fa parte di quei paesi che, nel corso del 2011, sono riusciti a mantenere delle buone performance con il loro commercio estero, nonostante le condizioni congiunturali europee non certamente molto favorevoli e, soprattutto, nonostante una tendenza al rallentamento del trend di sviluppo.

Di certo le cifre relative alle esportazioni - che fanno notare un balzo in avanti dell'11 percento nel corso del 2011 rispetto al 2010 (con un totale complessivo che tocca i 213.143 milioni di euro) - ed alle importazioni - un incremento del 5.6 percento con un totale di 260.378 milioni di euro, nonostante un rallentamento rispetto al 17 percento registrato nel 2010 - sono indicative di performance molto interessanti.

Grazie a questo andamento positivo del commercio internazionale, infatti, l'economia spagnola ha potuto contenere il suo deficit commerciale nell'ordine dei 47.2 miliardi di euro, in netto calo rispetto ai 54.8 miliardi che sono stati registrati nel corso del 2010: si parla di quasi un notevole 14 percento di diminuzione, un risultato senz'ombra di dubbio degno di grande considerazione.

In modo particolare, il balzo in avanti delle esportazioni ha permesso di raggiungere un tasso di copertura dell'81.9 percento, a fronte di un 77.8 percento che è stato registrato nel corso del 2010, tutto ciò a testimonianza di come - per quanto l'interscambio sembri indebolito - resta comunque un elemento trainante nel complesso dell'economia iberica.

Ma quali sono le categorie merceologiche più importanti all'interno del commercio internazionale spagnolo, in modo particolare per quel che riguarda l'andamento delle esportazioni iberiche?

In primo luogo, si trova il comparto di produzione degli autoveicoli, che fan segnare un valore pari a 29.598 milioni di euro (+13% su base annua), seguito dalla chimica - 25.756 milioni di euro (solo +2% su base annua), dietro a cui si posizionano componenti, apparecchiature e accessori per autoveicoli - 14.577 milioni di euro (+6.5% su base annua), i combustibili e lubrificanti a 13.636 milioni di euro (+62.7%) e, infine, la siderurgia con un valore complessivo che ammonta a 10.678 milioni di euro (+10.6% su base annua). Altri settori che hanno fatto segnare una performance certamente positiva per l'intero commercio internazionale spagnolo, sono quello della produzione di macchinari e di materiali elettrici - con 6.813 milioni di euro (+20.4% su base annua) al quale si affianca anche il comparto dell'abbigliamento, che ha raggiunto un totale di 6.027 milioni di euro nel corso del 2011, con una crescita su base annua molto sostenuta, pari al 21.3 percento.

Questo quadro economico relativo al commercio internazionale delinea quindi delle caratteristiche del sistema economico spagnolo molto interessanti per coloro i quali vogliano investire in una realtà capace di competere a livello mondiale, soprattutto grazie agli stretti legami con l'America del Sud. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA

Ecco le diversità esistenti tra il fisco italiano e quello spagnolo.
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