Le Asl sono obbligate a segnalare ai pazienti gravi i centri specializzati per ottenere le cure di cui necessitano. Se queste indicazioni non arrivano, sancisce la Corte di Cassazione, e il cittadino e' dovuto ricorrere a cure all'estero ha il diritto di essere rimborsato per le spese sostenute. Questo perche' 'e' compito fondamentale ed ineludibile della stessa amministrazione - scrive piazza Cavour - indirizzare il cittadino affetto da grave patologia, non adeguatamente curabile in sede locale, presso i centri di alta o altissima specializzazione del settore, di cui essa e' certamente a conoscenza e con i quali e' in contatto, non essendo pensabile lasciarte all'assistito il compito di attivarsi per individuare delle strutture'. Sulla base di questo principio, la sezione Lavoro della Cassazione (sentenza 16535 redatta dal consigliere Giancarlo D'Agostino) ha accolto il ricorso di Adriana O., una signora di Lecce cui per ben due volte i giudici avevano negato il rimborso per le cure chemioterapiche che aveva dovuto sostenere per il marito affetto da neoplasia polmonare e curato in una clinica di Wiesbaden, in Germania.
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