L'effettuazione di trasporti a livello internazionale, soprattutto attraverso l'uso di differenti modalità, richiede l'uso di infrastrutture di coordinamento tra i diversi operatori, che permettano un'agevole movimentazione delle merci per il trasferimento tra una modalità e l'altra di trasporto, realizzando in questo modo un servizio completo ed efficiente.
Questo sistema operativo nel mondo dei trasporti, difatti, si contraddistingue per la sua capacità di essere allo stesso tempo concorrenziale e sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, in un contesto in cui la ricerca di soluzioni efficienti e funzionali è una necessità ineludibile per riuscire a competere in un mercato molto esigente e combattivo come quello dei trasporti.
A tale scopo, sono stati istituiti degli interporti che, attraverso delle strutture concepite ad hoc, permettono di effettuare servizi differenti per il movimento tra una e l'altra modalità, per esempio attraverso l'uso della ferrovia (con uno scalo adeguatamente progettato) per il transito e la ricettività di treni che permettano di accedere ad aeroporti, arterie viarie importanti e porti.
In sostanza, quindi, è possibile parlare di interporto quando, all'interno dell'area operativa, siano presenti una piattaforma logistica, la quale sia affiancata del resto ad uno scalo ferroviario - per assicurare collegamenti con la rete portuale locale. Infine, non deve poi mancare una serie di competenze in grado di assicurare un supporto a tutte queste attività, in modo particolare per quanto riguarda l'organizzazione di spazi dogali che, a tale proposito, sono di fondamentale importanza.
Gli interporti, quindi, si possono classificare a seconda della loro tipologia in strutture di primo o di secondo livello, ma quest'ultima è stata nel tempo affiancata da una nuova modalità di analisi e definizione di criteri per la designazione dei diversi tipi di infrastrutture, secondo il Piano quinquennale dei trasporti. Queste nuove norme hanno infatti introdotto una distinzione per quanto riguarda le strutture di importanza nazionale o locale, la cui definizione dipende dalla presenza delle infrastrutture.
Un interporto è di tipo nazionale se si trova inserito in una rete logistica che sia in comunicazione con le infrastrutture comunitarie per permettere degli scambi anche da e per paesi terzi, nonché essere inserito all'interno del piano regionale dei trasporti (rispettivamente dei piani quando coinvolga due regioni) e, infine, che sia un luogo dove vengano effettuati servizi secondo gli strumenti urbanistici presenti e in conformità a varie normative sulla tutela ambientale e paesaggistica.
A tutto ciò, quindi deve pure andare ad aggiungersi la presenza di una speciale infrastruttura ferroviaria di tipo intermodale, che sia del resto affiancata anche dall'installazione di attività di spedizionieri o di vettori attivi nel contesto dell'interporto. Sono queste, in definitiva, le prescrizioni normative per identificare la tipologia della struttura operativa di tipo interportuale all'interno del mercato italiano. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
Studio Legale e di consulenza aziendale in Spagna
Ana Fernandez & Geval
Indirizzo: Calle General Urrutia, 75 - 7A - 46013 Valencia (Spagna)
Tel: +39 0861 18 86 156
Email: abogadafernandez@nonbisinidem.com
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Questo sistema operativo nel mondo dei trasporti, difatti, si contraddistingue per la sua capacità di essere allo stesso tempo concorrenziale e sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, in un contesto in cui la ricerca di soluzioni efficienti e funzionali è una necessità ineludibile per riuscire a competere in un mercato molto esigente e combattivo come quello dei trasporti.
A tale scopo, sono stati istituiti degli interporti che, attraverso delle strutture concepite ad hoc, permettono di effettuare servizi differenti per il movimento tra una e l'altra modalità, per esempio attraverso l'uso della ferrovia (con uno scalo adeguatamente progettato) per il transito e la ricettività di treni che permettano di accedere ad aeroporti, arterie viarie importanti e porti.
In sostanza, quindi, è possibile parlare di interporto quando, all'interno dell'area operativa, siano presenti una piattaforma logistica, la quale sia affiancata del resto ad uno scalo ferroviario - per assicurare collegamenti con la rete portuale locale. Infine, non deve poi mancare una serie di competenze in grado di assicurare un supporto a tutte queste attività, in modo particolare per quanto riguarda l'organizzazione di spazi dogali che, a tale proposito, sono di fondamentale importanza.
Gli interporti, quindi, si possono classificare a seconda della loro tipologia in strutture di primo o di secondo livello, ma quest'ultima è stata nel tempo affiancata da una nuova modalità di analisi e definizione di criteri per la designazione dei diversi tipi di infrastrutture, secondo il Piano quinquennale dei trasporti. Queste nuove norme hanno infatti introdotto una distinzione per quanto riguarda le strutture di importanza nazionale o locale, la cui definizione dipende dalla presenza delle infrastrutture.
Un interporto è di tipo nazionale se si trova inserito in una rete logistica che sia in comunicazione con le infrastrutture comunitarie per permettere degli scambi anche da e per paesi terzi, nonché essere inserito all'interno del piano regionale dei trasporti (rispettivamente dei piani quando coinvolga due regioni) e, infine, che sia un luogo dove vengano effettuati servizi secondo gli strumenti urbanistici presenti e in conformità a varie normative sulla tutela ambientale e paesaggistica.
A tutto ciò, quindi deve pure andare ad aggiungersi la presenza di una speciale infrastruttura ferroviaria di tipo intermodale, che sia del resto affiancata anche dall'installazione di attività di spedizionieri o di vettori attivi nel contesto dell'interporto. Sono queste, in definitiva, le prescrizioni normative per identificare la tipologia della struttura operativa di tipo interportuale all'interno del mercato italiano. Per gli imprenditori interessati a fare business in Spagna è disponibile una comparativa fiscale con pratico esempio al seguente link:COMPARATIVA FISCALE ITALIA - SPAGNA
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