Lex & the City - pensieri leggeri politicamente (s)corretti - episodio 37
Finalmente Governo sia. Felici quasi tutti, Grillo a parte, che giustamente deve continuare la sua battaglia contro il "vecchio che avanza sempre e comunque". Felici, soprattutto, Pd e Pdl che potranno tornare a dettar leggi.
Infatti il Governo già da oggi dovrà cominciare a prendere in mano i lavori messi in preventivo dai saggi dieci predecessori, per riuscire a concretizzare almeno le riforme di carattere urgente (ovviamente non si parla al momento di riforme elettorali, sia mai, o di giustizia). E tra quelle che maggiormente premono entrambe le parti rispondono al nome di riforme economiche, di cui il Paese (che arranca) ha tremendamente bisogno.
Letta & co. dovranno da subito confrontarsi con uno dei punti fondamentali che ha decretato la gloria delle campagne elettorali di Pd e, soprattutto Pdl: l'abolizione della tanto odiata Imu. E se le promesse dei primi potrebbero essere, forse, concretizzabili; quelle dei secondi sono assolutamente non mantenibili. Pena la mancata uscita dalla crisi economica.
Cari lettori, sono certa che a tutti noi farebbe immensamente piacere riavere indietro tutti i soldoni spesi per pagare il balzello sulle nostre proprietà, siano prime o seconde. A me certamente sì, lo ammetto. Purtroppo, però, non possiamo comportarci come i tanti poveri pensionati che hanno creduto alla bufala delle lettere-finto-rimborso, spedite furbescamente dal Pdl in campagna elettorale, e metterci in coda alle sette del mattino per riavere i nostri soldi. Dobbiamo essere realisti e rassegnati.
Rassegnamoci alla tremenda realtà: NESSUNO CI RIDARÁ L'IMU. E con pochi numeri a tutti parrà più lampante la vera verità. Se venisse approvato l'annullamento della tassa sulla prima casa per chi paga fino a 500 euro (PD), lo Stato dovrebbe trovare ben 2,5 miliardi in altro modo. Rincarando magari la dose a chi ha più proprietà. Oppure sperando finalmente di contrastare efficacemente l'evasione fiscale, dei pesci grossi però. Peggio ancora nel caso di restituzione totale del maltolto nel 2012 e annullamento totale per gli anni a venire (PDL), perché di soldi ne dovrebbe sborsare assai di più: 12 miliardi circa. A cui sommarne altri 4 dal 2015.
Troppi per un'economia che arranca e casse statali svuotate. E che inevitabilmente necessitano ora di riforme per riempirle il più velocemente possibile. Urge 1 miliardo per i fondi per la Cassa Integrazione, che sono esauriti dallo scorso maggio. Altri 2 per evitare l'aumento dei ticket sanitari previsti dal 2014, 1 per le missioni di pace, 1 per la proroga degli sfratti a giugno e dei precari pubblici a luglio, 4 per rilanciare gli investimenti e l'occupazione. Miliardi a cui si aggiungono ulteriori richieste da parte dei partiti: evitare aumento della Tarsu (1 miliardi), quello dell'aumento Iva nel 2013 (2 miliardi) e nel 2014 (4 miliardi). Un totale che oscillerebbe tra 11 e 29 miliardi di uscite. Difficilmente bilanciabili da entrate stimate attorno ai 12-16 miliardi e provenienti da: lotta evasione fiscale (2-4 mld), giochi e tabacchi (4 mld), aumento eventuale del ticket e nuove franchigie in base al reddito (4 mld), tagli sulla sanità (2-4 mld) e nova spending review (4 mld).
Ora, alla luce di tutto ciò. Credete ancora che ci ridaranno l'Imu?
barbaralgsordi@gmail.it
Finalmente Governo sia. Felici quasi tutti, Grillo a parte, che giustamente deve continuare la sua battaglia contro il "vecchio che avanza sempre e comunque". Felici, soprattutto, Pd e Pdl che potranno tornare a dettar leggi.
Infatti il Governo già da oggi dovrà cominciare a prendere in mano i lavori messi in preventivo dai saggi dieci predecessori, per riuscire a concretizzare almeno le riforme di carattere urgente (ovviamente non si parla al momento di riforme elettorali, sia mai, o di giustizia). E tra quelle che maggiormente premono entrambe le parti rispondono al nome di riforme economiche, di cui il Paese (che arranca) ha tremendamente bisogno.
Letta & co. dovranno da subito confrontarsi con uno dei punti fondamentali che ha decretato la gloria delle campagne elettorali di Pd e, soprattutto Pdl: l'abolizione della tanto odiata Imu. E se le promesse dei primi potrebbero essere, forse, concretizzabili; quelle dei secondi sono assolutamente non mantenibili. Pena la mancata uscita dalla crisi economica.
Cari lettori, sono certa che a tutti noi farebbe immensamente piacere riavere indietro tutti i soldoni spesi per pagare il balzello sulle nostre proprietà, siano prime o seconde. A me certamente sì, lo ammetto. Purtroppo, però, non possiamo comportarci come i tanti poveri pensionati che hanno creduto alla bufala delle lettere-finto-rimborso, spedite furbescamente dal Pdl in campagna elettorale, e metterci in coda alle sette del mattino per riavere i nostri soldi. Dobbiamo essere realisti e rassegnati.
Rassegnamoci alla tremenda realtà: NESSUNO CI RIDARÁ L'IMU. E con pochi numeri a tutti parrà più lampante la vera verità. Se venisse approvato l'annullamento della tassa sulla prima casa per chi paga fino a 500 euro (PD), lo Stato dovrebbe trovare ben 2,5 miliardi in altro modo. Rincarando magari la dose a chi ha più proprietà. Oppure sperando finalmente di contrastare efficacemente l'evasione fiscale, dei pesci grossi però. Peggio ancora nel caso di restituzione totale del maltolto nel 2012 e annullamento totale per gli anni a venire (PDL), perché di soldi ne dovrebbe sborsare assai di più: 12 miliardi circa. A cui sommarne altri 4 dal 2015.
Troppi per un'economia che arranca e casse statali svuotate. E che inevitabilmente necessitano ora di riforme per riempirle il più velocemente possibile. Urge 1 miliardo per i fondi per la Cassa Integrazione, che sono esauriti dallo scorso maggio. Altri 2 per evitare l'aumento dei ticket sanitari previsti dal 2014, 1 per le missioni di pace, 1 per la proroga degli sfratti a giugno e dei precari pubblici a luglio, 4 per rilanciare gli investimenti e l'occupazione. Miliardi a cui si aggiungono ulteriori richieste da parte dei partiti: evitare aumento della Tarsu (1 miliardi), quello dell'aumento Iva nel 2013 (2 miliardi) e nel 2014 (4 miliardi). Un totale che oscillerebbe tra 11 e 29 miliardi di uscite. Difficilmente bilanciabili da entrate stimate attorno ai 12-16 miliardi e provenienti da: lotta evasione fiscale (2-4 mld), giochi e tabacchi (4 mld), aumento eventuale del ticket e nuove franchigie in base al reddito (4 mld), tagli sulla sanità (2-4 mld) e nova spending review (4 mld).
Ora, alla luce di tutto ciò. Credete ancora che ci ridaranno l'Imu?
barbaralgsordi@gmail.it
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