L'estensione al 2002 del condono fiscale non verra' inserito nel decreto legge che verra' esaminato venerdi' dal Consiglio dei Ministri. Alla fine e' questo l'epilogo dello scontro che oggi ha infiammato Montecitorio. Il primo a levare gli scudi e' stato il presidente della commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti (Lega) ha detto senza mezzi termini che 'se ci sara' un decreto allora bisognera' cambiare anche la Finanziaria. A questo punto i nostri lavori non hanno piu' senso'. Un duro attacco, quindi, al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha previsto il provvedimento fiscale in piena sessione di bilancio. Proteste dall'opposizione ma anche dagli stessi esponeti della maggioranza, a cominciare dal relatore al decretone Francesco Saverio Romano (Udc). A questo punto, l'estensione del condono fiscale potrebbe entrare direttamente in Finanziaria, sottoforma di emendamento del governo. Il sottosegretario all'Economia Giuseppe Vegas intervenendo in commissione, dopo aver escluso l'utilizzo del dl, ha anche annunciato che l'esecutivo sta valutando l'ipotesi di presentare un emendamento alla finanziaria in materia. Il lavoro della commissione Bilancio prosegue a singhiozzo, non solo a causa dei problemi politici, ma anche per la ripresa dei lavori dell'aula, tanto che il via libera della commissione alla Finanziaria potrebbe slittare a venerdi'. Intanto la commissione oggi ha approvato una serie di novita' alla manovra 2004. A cominciare da un emendamento del relatore che aumenta il tetto di spesa su cui ottenere gli sgravi sulle ristrutturazioni edilizie. Lo sconto sull'Irpef rimane confermato nella versione del Senato che lo aveva gia' alzato dal 36 al 41% ma il tetto massimo di spesa sale a 60.000 euro rispetto ai 47.000 fissati dal Senato. Aumentano, poi, le risorse da destinare agli enti locali per complessivi 250 mln di euro. Con l'approvazione di un emendamento del relatore, vengono adeguati all'inflazione i trasferimenti per il 2004 in misura di 180 mln di euro, distribuiti per il 50% ai comuni 'sotto dotati' e per il 50% alla generalita' dei comuni. Altri 50 mln di euro vengono destinati ai comuni con meno di 3000 abitanti. A queste risorse si aggiungono quelle previste dall'emendamento approvato questa notta che stanzia 20 mln per l'Unione dei Comuni e le comunita' montane. Tra le novita' introdotte alla Finanziaria anche una 'stretta' sulle compravendite. In pratica, chi aderira' alle nuove regole paghera' di piu' nel caso di acquisto di un immobile mettendosi pero' al riparo da accertamenti fiscali e dal rischio di rescissione. L'emendamento consentira' di reperire risorse (140 mln nel 2004 e altrettanti nel 2005 e 2006) da destinare ai Comuni. Viene in pratica modificato l'articolo 52 del testo unico sull'imposta di registro rivalutando il 'moltiplicatore' previsto in caso di transazione del 10%. Infine, cambia il concordato preventivo varato pochi giorni fa con il decretone collegato alla finanziaria. Per gli esercenti che aderiranno al concordato non ci sara' piu' l'obbligo di emettere fattura, che scomparira' come gia' accaduto per scontrini e ricevute. La modifica prevede anche la sospensione della licenza per i contribuenti che, non avvalendosi del concordato, siano colti a non rilasciare scontrino o ricevuta per tre volte in cinque anni.
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