Personalmente so solo una cosa, come ho potuto appurare in concreto, che se io cittadino non pago o pago in ritardo una qualsiasi rata dovuta alle Entrate, non posso certo scampare a multe. E se poi la cifra è abbondantemente sopra i tre zeri rischio di vedermi pignorata la macchina o, nei casi di debito più cospicuo, anche la casa. Ora non vedo perché ad un politico non si possa pignorare la poltrona, tanto per dimostrare a tutti i cittadini che anche loro quando sbagliano devono pagare la loro parte di multa. E che, ahimè, non deve essere solo pecuniaria, ma anche simbolica ed esemplare. Non basta dunque pagare il conto per assicurarsi un posto d'onore. In un momento come questo, in cui la crisi ci annienta economicamente e moralmente, forse non si dovrebbe essere troppo indulgenti.
Forse bisognerebbe rammentare anche ai nostri politici che la situazione in cui ci troviamo è anche, abbondantemente, merito loro e dei loro predecessori. Quindi se paghiamo noi, anche loro devono farlo in prima persona; altrimenti che credibilità potrà mai avere ai nostri occhi questo Governo? Non certo quella che si meriterebbe un cosiddetto Governo di cambiamento. Allora in attesa che sia fatta cosa giusta, vorrei invitare anche i lettori a riflettere su come si comporterebbero di fronte alla possibilità di eludere le tasse. Vincerebbe il senso del dovere e della moralità, oppure un bel "chissene" e si risparmierebbero veramente qualche soldino in maniera non proprio ortodossa? Certamente se non ci fosse nessun tipo di punizione, se non appunto pecuniaria, tutti eviteremmo volentieri di fare il nostro dovere da cittadini modello. Su questa semplice base, allora, perché continuare a perdonare i nostri rappresentanti politici.
E voi perdonereste o punireste la Idem?barbaralgsordi@gmail.it